Come aprire una lavanderia a gettoni, quanto costa e quanto rende

17 Agosto 2021 Postato da: Antobar Professional Consigli
Come aprire una lavanderia a gettoni, quanto costa e quanto rende

Ci sono tanti business su cui si può provare a investire, qualcuno rende di più, altri hanno periodi alterni e ce ne sono molti che risulta difficile gestire. Le lavanderie a gettone e self service di solito sono una buona soluzione e un compromesso tra chi non vuole impegnarsi troppo ma desidera ottenere incassi interessanti.

Rispetto a tanti altri investimenti, infatti, questi piccoli e medi business possono funzionare piuttosto bene anche in zone in cui il mercato è abbastanza saturo, perché in ogni caso l’esigenza del pulito attira sempre clienti. Cerchiamo di capire come si fa a organizzare un progetto ed evitare qualche piccolo errore che può rallentarlo.

Trovare una location adatta

Per le lavanderie a gettoni, le strade percorribili sono principalmente due: esporsi con un investimento massivo per noleggiare o addirittura acquistare le macchine e non dipendere in questo modo da nessun agente esterno oppure scegliere un franchising.

In entrambi i casi per cominciare l’attività è necessario trovare un fondo in grado di ospitare il progetto, potenzialmente vicino a servizi di trasporto o zone in cui sia facile parcheggiare l’auto e possibilmente con pochi concorrenti.

Questo forse risulta il passaggio più difficile, perché dal collocamento dipende la possibilità di crescere, sempre optando per zone e quartieri con un alto numero di abitanti e magari nei pressi di residenze studentesche o aree con molti affitti, in cui la richiesta di lavanderie a gettoni risulta essere più elevata.

Bisogna poi fare l’analisi di fattibilità e decidere il contratto di locazione optando per uno che permetta di assorbire rapidamente le spese per le macchine. Le lavanderie non richiedono ambienti molto grandi o di trovarsi in strade affollate dai pedoni, una via secondaria, ma vicina a un’arteria cittadina può essere una buona soluzione.

Scegliere fra investimento personale e franchising

Le strategie franchising e investimento personale si differenziano non poco. Perché nel primo caso è importante proporre all’azienda a cui si è scelto di appoggiarsi un piano ben definito con tempistiche di ammortamenti e guadagni e altre caratteristiche, come per esempio gli adeguamenti dei locali.

Se invece si sceglie la strada completamente indipendente, i costi d’accesso possono nascondere non poche insidie. Nel caso fortunato si ha a disposizione un grosso capitale da investire nell’acquisto o nel noleggio delle macchine per lavanderia.

Altrimenti è necessario rivolgersi a un istituto di credito per i fondi necessari e in questo caso il progetto deve essere molto accurato e affidabile. Bisogna fare si da subito i conti con l’ammortamento e il ROI o ritorno dell’investimento, perché la banca ha bisogno di questi dati per valutare la concessione di un credito.

Come si struttura il business delle lavanderie a gettoni

Bisogna avere a disposizione uno spazio sufficiente che deve essere in grado di ospitare un numero di macchine tali che con un traffico medio di clienti mensile si possano coprire completamente le spese energetiche e quelle di affitto, oltre che tutti gli ammortamenti e le piccole spese di gestione ordinaria.

Per questo è necessario che lo spazio utilizzato sia sufficientemente grande, ma non tale da lasciare troppe macchine ferme e inutilizzate. Inoltre trattandosi di un’attività è necessario seguire le procedure standard per i comuni come la presentazione della SCIA, che è obbligatoria.

Per fortuna per questo tipo di settore non ci sono bisogno di licenze particolari o di possedere permessi, anche se, visto che ci sono acque di scarico, a seconda del comune le regole possono cambiare.

Nei costi vivi bisogna tenere in considerazione la presenza di una assicurazione per il negozio, perché le lavatrici possono danneggiare o rovinare accidentalmente i capi di vestiario. Inoltre ci sono gli atti di vandalismo da tenere in considerazione, che possono essere in parte controllati anche per mezzo di un impianto di telecamere che va acquistato e installato, di solito tramite un tecnico.

Costi ed entrate

In generale conviene considerare un costo d’investimento iniziale di base intorno ai 40-50000 euro, per adattare il fondo, noleggiare le macchine e le varie spese. A differenza di molti altri tipi di attività le lavanderie a gettoni in generale non richiedono personale fisso, ma soltanto un supervisore reperibile, soprattutto nel caso in cui faccia parte di un gruppo di più punti. Questo ruolo può essere ricoperto direttamente dal gestore oppure da più persone, che magari si occupano di più negozi a turni, seguendo l’attività di lavanderia a gettoni solo come secondo lavoro.

L’importante è che i singoli punti non vengono mai lasciati sguarniti e che la manutenzione sia frequente, con le ricariche dei detergenti e il sigillo per eventuali macchine che hanno bisogno dell’intervento del tecnico, oltre che per la pulizia generale, che si può appaltare senza grandi problemi.

Si può avere un fatturato che va da circa 80.000 euro a un massimo di 130.000 euro all’anno, che salvo incidenti di percorso porta a rientrare l’investimento in due o tre anni. Trattandosi di un servizio essenziale, comunque, di solito le lavanderie a gettoni non richiedono particolari sforzi per arrivare a regime, se il piano di partenza è stato fatto in modo ragionevole.

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