Come aprire un ristorante: quanto costa e cosa serve

25 Gennaio 2021 Postato da: Antobar Professional Consigli
Come aprire un ristorante: quanto costa e cosa serve

Se sei un appassionato di cucina, avrai sicuramente pensato almeno una volta nella tua vita di aprire un ristorante. Se quell’interesse continua ad essere vivo nella tua mente tanto da volerlo trasformare in un vero e proprio progetto, ti illustrerò come farlo, analizzando nel dettaglio quanto costa e cosa serve per avviare questa attività.

Aprire un ristorante: requisiti

È noto come il buon cibo sia alla base della cultura italiana. Questo spinge molte persone ad avere il desiderio di aprire una struttura da adibire alla ristorazione. Per avviare un’attività di questo genere, nella quale si richiede una buona dose di passione da trasmettere ai clienti attraverso il gusto delle svariate pietanze, bisogna essere costanti per quanto concerne dedizione, professionalità, e cordialità. Il perfezionismo è alla base di questo cammino; tenendo in considerazione che cucinare comodamente nella propria abitazione, per se stessi o per pochi commensali, non è lo stesso che farlo per un numero elevato di sconosciuti, dove ogni cosa deve essere impeccabile.

È altrettanto importante sperimentare per avere delle combinazioni di gusto vincenti, apportando alla propria cucina un tocco di originalità che ti contraddistingua dai competitor. La chiave è convincere le persone a scegliere te e a tornare nel tuo locale. Un altro consiglio di fondamentale importanza è quello di considerare bene il luogo in cui vorresti intraprendere questo tipo di percorso, per valutare al meglio l’ipotetica affluenza di persone e la tipologia di clientela.

L’area parcheggio non è un dettaglio da trascurare, in quanto fornire uno spazio comodo dove fare manovra o depositare la propria macchina potrebbe incentivare o penalizzare i più pigri; ovvero coloro che non hanno voglia di raggiungere a piedi un dato locale, favorendone di conseguenza un altro. Credimi, sono più di quelli che immagini! Se tutto questo fa al caso tuo e non ti spaventa, né ti sorprende, puoi passare al lato prettamente burocratico e gestionale.

Aprire un ristorante: cosa serve

Prima di aprire un ristorante devi essere in possesso del titolo abilitante del diploma alberghiero o aver partecipato ad un corso provinciale SAB ovvero di Somministrazione Alimenti e Bevande. Dopo una frequentazione di 100 ore complessive di lezioni, avrai accesso ad un esame finale, il quale una volta superato ti permetterà di procedere alla realizzazione del tuo sogno e di passare alle vere e proprie scartoffie. Tra i passaggi principali dovrai:

  • Aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate
  • Iscriverti al Registro delle Imprese
  • Compilare il modulo SCIA disponibile in comune ovvero quello della Segnalazione Certificata di Inizio Attività e una volta completato consegnarglielo
  • Iscriverti all’Inps nell’ambito della gestione dei commercianti
  • Iscriverti all’Inail

Per velocizzare le operazioni ed essere certo di eseguirle con successo ti consiglierei di rivolgerti ad un commercialista di fiducia.

Quanto costa aprire un ristorante

Ora che sei a conoscenza dell’Iter burocratico, ti starai sicuramente chiedendo quali spese dovrai affrontare. Questo rappresenta uno step decisivo in quanto essendo il ramo della ristorazione abbastanza dispendioso, senza la preventiva liquidità necessaria non si potrà procedere. Tieni presente che con l’approvazione ufficiale della Legge di Bilancio 2021, potrai usufruire del Bonus Chef, una valida agevolazione per i professionisti del settore.

  • Iniziando dall’apertura della Partita Iva, potrai oscillare da una base di 400 euro per un’attività individuale, ad una tetto massimo di 3mila euro per una che concerne più persone, dunque una vera e propria società.
  • Nel caso in cui non fossi in possesso del diploma alberghiero e necessitassi di frequentare il corso SAB, dovrai sostenere una spesa di 800 euro.
  • Per quanto riguarda la gestione delle carte da parte di un commercialista, questo ti costerà dai mille ai 3mila euro l’anno.
  • Dovrai poi effettuare l’iscrizione alla SIAE per la diffusione della musica all’interno del ristorante; elemento molto importante per conferire carattere alla tua attività e per avvolgere i clienti in un’atmosfera unica.
  • Per l’adesione al CONAI ovvero il Consorzio Nazionale Imballaggi dovrai versare una quota di 5,16 euro.
  • Dovrai inoltre comunicare all’Agenzia delle Dogane la vendita di alcolici, pagando 16 euro per la marca da bollo.
  • Potrai ora aggiungere le spese riguardanti le stoviglie e le vettovaglie per un totale di circa 15mila euro, 10mila euro per tutto l’arredamento del ristorante, 25mila euro per i macchinari necessari e per progettare una cucina funzionale, infine 10mila euro di materie prime.
  • Se non hai la fortuna di possedere una struttura di tua proprietà, dovrai pagare l’affitto; il quale potrà variare in base al locale scelto, dovendo inoltre allacciare le utenze con un costo dai 1.500 ai 5mila euro.
  • Come ultima spesa, ma non per importanza, dovrai garantire uno stipendio dignitoso al tuo staff. In base al numero di persone potrai spendere dai 4mila agli 8mila euro.

Ricapitolando il tutto, la spesa complessiva potrà aggirarsi attorno ad una quota minima che va dai 120mila euro in su.

Ora che sei a conoscenza di come aprire un ristorante, di quanto costa e di cosa serve, se tutti questi passaggi non rappresentano per te un ostacolo, potrai realizzare il tuo sogno e godertelo fino in fondo! Non mi resta che augurarti una buona fortuna!

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